Assunzioni Agevolate 2023: Guida per le aziende

Guida alle Assunzioni Agevolate 2023. Il Governo continua a puntare forte sugli sgravi contributivi e sull’erogazione di bonus, incentivi e agevolazioni riguardanti il mercato del lavoro in Italia.

L’obiettivo è far pagare meno contributi ai datori di lavoro, e al tempo stesso aumentare il numero di occupati (specialmente tra le donne e i giovani).

Per questo motivo è stato prorogato il piano di Decontribuzione Sud, le agevolazioni (esonero contributivo del 100%) per l’assunzione di donne e giovani under 36, e infine rimane attivo anche per tutto il 2023 l’esonero contributivo per chi assume beneficiari RdC.

Se ti interessa scoprire tutte le nuove misure 2023, ti consigliamo di leggere anche: “Legge di Bilancio 2023: tutte le misure per le PMI”.

Di seguito ti indicheremo le principali manovre 2023 dedicate a Decontribuzione e Assunzioni Agevolate.

Decontribuzione Sud

Prorogato ancora una volta e quindi valido per tutto il 2023, l’incentivo Decontribuzione Sud. Emanato con il Decreto Agosto 2020, questo incentivo è stato via via rinnovato fino ad arrivare all’attuale proroga per il 2023.

L’agevolazione riguarda tutti i datori di lavoro privati con sede operativa ubicata nel Sud Italia. In caso di assunzione avranno diritto ad uno “sconto” INPS del 30% sui contributi da pagare per il nuovo assunto. La decontribuzione spetta quindi per tutti i rapporti di lavoro dipendente (con contratto a tempo determinato, indeterminato, ecc.), esclusi quelli relativi al settore agricolo o lavoro domestico.

Possono quindi fare richiesta tutti i datori di lavoro con sede in:

  • Abruzzo;
  • Bsilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

Agevolazioni Assunzioni Donne

Proseguiamo la nostra Guida alle assunzioni agevolate 2023 con il Bonus Donne. Ne avevamo già parlato in maniera approfondita in un altro articolo, per maggiori info clicca qui.

Prorogato quindi anche questo incentivo per tutto il 2023, valido per i datori di lavoro che assumono donne a partire dal 1 Gennaio 2023 fino al 31 Dicembre 2023. Rimangono valide ai fini della decontribuzione anche le assunzioni effettuate nel biennio 2021/22.

L’esonero contributivo è pari al 100% e può arrivare ad un massimo pari a 6,000 € annui. Superata questa cifra il datore di lavoro dovrà pagare la differenza.

Esempio:

Se i contributi da pagare ammontano a 7.000 € annui, il datore dovrà versare all’INPS soltanto la cifra eccedente i 6.000,00 €. In questo caso il totale da pagare ammonterà a 1.000 €. Se invece i contributi sono pari a 5,000,00 €, il datore di lavoro non dovrà versare nulla all’INPS perché rientra perfettamente nei limiti previsti.

Agevolazioni Assunzioni Beneficiari RdC

Altra agevolazione, altra proroga. Tra le assunzioni agevolate 2023 infatti non poteva mancare l’esonero contributivo spettante ai datori di lavoro che assumono i beneficiari RdC.

Introdotto con la legge n.26/2019, si rivela utile per migliorare e facilitare l’entrata nel mercato del lavoro ai percettori del Reddito di Cittadinanza. Prorogato per 5 anni di seguito, viene riconosciuto a tutti i datori di lavoro privati che assumono beneficiari Rdc con contratto a tempo determinato, indeterminato (sia pieno che parziale), o contratto di apprendistato.

La durata del beneficio contributivo è pari al periodo di fruizione del RdC già goduto dal lavoratore al momento dell’assunzione. Con un minimo stabilito di 5 mensilità.

Segnaliamo inoltre che in caso di licenziamento (eccezion fatta per giusta causa o giustificato motivo), il datore di lavoro sarà invece tenuto a pagare i relativi contributi.

Bonus Assunzioni Giovani (Under 36)

L’ultima tra le Assunzioni Agevolate 2023 riguarda i giovani con età inferiore ai 36 anni. In questo caso l’esonero contributivo è totale, fino ad un limite massimo fissato in 6.000,00 € annui.

Si tratta quindi di uno “sconto” del 100% sui contributi previdenziali INPS da pagare per il lavoratore assunto. Vengono esclusi dalla decontribuzione i premi e i contributi INAIL.

Possono richiedere l’esonero contributivo tutti i datori di lavoro che nei 6 mesi precedenti o nei 9 mesi successivi alla data di assunzione, non hanno effettuato alcun licenziamento individuale.

Una volta ottenuto l’accesso all’agevolazione, la durata dell’esonero contributivo sarà pari a 36 mesi. Limite che si alza fino a 48 mesi per i datori di lavoro con sede operativa in una delle seguenti regioni:

  • Abruzzo;
  • Bsilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.
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